BUONUMORE
LA PIOGGIA NEL PIOPPETO (esercizio di allitterazione)
Ascolta. Piove (governo ladro, si dice sempre)
Dalle nuvole strane
Piove sulla sottana
Sui pantaloni di lana (che pizzicano)
Piove sui cipressi (di Bolgheri e non)
e dentro l’urne
(che schifo)
piove sui ciclamini
ghiacciati
piove sulle violette
stecchite
(sviluppo del tema cimiteriale)
piove sui nostri volti
rubizzi e avvinazzati (omaggio al decadentismo baudleriano)
piove sulle nostre mani
unte di pizza al taglio (pizza del Colombo*, realismo)
sui nostri piumini
moncler made in china (ecco dove sono finiti i polli morti di influenza aviaria)
sui cattivi pensieri (spleen)
che l’anima rinchiude (doppio spleen)
piove su le marachelle (le cazzate insomma)
che ieri hai combinato
che oggi ho combinato,
o Ermione (o come cazzo ti chiami), piove
e la neve si scioglie
e tu cosa fai?
ti fai HarryPotter!
*ovvero il panettiere cult della città del lettore che in questo modo trova identificazione nella lettura.
i pantaloni di lana. uno dei miei primi traumi infantili. erano i fabolous 70’s e si portavano aderenti. io li avevo grigio piombo. dopo circa 30 anni ho fatto l’abitudine. d’annunzio invece cominciai a odiarlo dopo. non so se c’è un nesso fra le due cose.
Apro il libro di poesia del ginnasio per rileggere la poesia di D’Annunzio che mi hai ricordato e che mi aveva colpito tanto, e trovo poesie ed appunti che sembrano appartenere ad un’altra vita.
L’odore delle pagine risveglia ricordi inaspettati e i pioppi richiamano una filastrocca studiata alle elementari.
Come ripagarti per questo magnifico dono?