L’autunno è quasi finito. Si avvicina il momento di dire addio. A ottobre c’era sempre qualcuno che partiva. Almeno così era una volta. Nei film girati per la provincia, quando eravamo ancora dilettanti e percorrevamo strade conosciute, la notte, fermando il cuore quando si attraversava il bosco e non c’erano
continua a leggereHa sempre tardato a baciare la prima volta. Non si può dire che ami prolungare il corteggiamento, non è quello il suo vero a piacere. A lui piace osservarle, le donne, fino a quando non trova il dettaglio che cattura tutte le sue attenzioni. A volte è solo un momento,
continua a leggerescrivo ancora una canzone anche se non so cantare la terra non smette di girare tutta la vita mi passa davanti le occasioni perse i momenti emozionanti troppe scusanti una botta e mi sono rotta la mia frattura non si cura immobilizzando l’arto avrei dovuto usare una controfigura ma
continua a leggere…giugno 2002 (forse), Festival di Villa Arconati, Castellazzo di Bollate Profilo di cristallo e campanelli i drakkar all’orizzonte fantasmi di conquistatori che rinascono nella notte Nei lampi squarci di cielo acuti vibranti Tesi e precipitati appesi al vertice dell’infinito Giri e sinuose spire rincorse come le gocce della pioggia estiva
continua a leggereHo costruito con sapienza il mio mal essere l’ho nutrito l’ho ingozzato e mi sono fatta riempire il disco girava i solchi si consumavano sul piatto le bugie lo graffiavano suonava la vita di quando tutto sta morendo l’agonia per quel tutto che era stato solo niente (l’altro mi sbatteva
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