milano
milano
qualcosa è venuto fuori
dalle luci della città
un angolo
un inciampo nei binari del tram
il sette di dicembre
la fretta nei passi
di un discorso mai finito
la metro presa al volo
leggo il giornale stropicciato di vent’anni fa
venti
così per dire
che ho visto tutti i film
nei cinema che non ci sono più
i libri le cose danno
il senso del tempo
le trecce nei capelli
gli occhiali troppo grandi
la polvere si è fatta crosta
di pulviscolo e nicotina
ti attraverso e ti osservo
la tua vita adesso
si chiama life
Che bello questo sguardo retrospettivo sulla tua città. Ha il sapore della nostalgia, del ricordo di un volto cambiato, ma mai dimenticato, di una dichiarazione d’amore che varca la soglia e la barriera del tempo.
Proprio così 🙂
Meravigliosa ondata di pensieri e parole, un mare mosso da contemplare, complimenti !!!
Grazie Claudio!
Certe volte vorrei che il tempo si fermasse e diventasse solido
cosi’ da poterlo donare a qualcuno…
Questa poesia non ha tempo.
Sembra scritta da sempre.
Per sempre.
Fra 20 anni avra’ la testa consistenza.
E’ dolce e malinconica come piace a me…
Matteo, perdona wordpress, ti aveva messo nello spam,e ho visto solo adesso il tuo bellissimo commento.
Non preoccuparti…
♡
Mi fa piacere ti sia piaciuto…
Buona serata*