IL BIANCO MUOVE…
Il bianco muove e vince in due mosse.
Con uno scacco matto, da autentico genio russo.
Il rumore della neve calpestata.
La sua consistenza.
Il suo sapore.
I contorni delle cose che non conoscono spigoli e angoli acuti.
Il cielo che pare cadere lento, fucina di fiocchi, inesauribile.
La luce della notte.
Il silenzio irreale e bellissimo.
Tutto questo mi toglie il fiato.
E vorrei che non finisse mai.
…che io sogno il principe sul cavallo bianco…(cavallo speciale però!)…
Mi piacerebbe apporre un segno di gradimento. Ma poi mi dico che sarebbe puerile e insignificante.
E allora lo dico a parole. Mi ritrovo in queste (e altre) tue parole con un senso di sorprendente… coincidenza, condivisione. Adoro il senso di cosciente immobilità che trasmette il niveo biancore invernale, la neve che cade e smorza suoni, smussa i contorni (come dici tu esattamente)…
Scelgo a caso le carte, i fogli scritti dal tuo mazzo, dal tuo raccoglitore.
(di tanto in tanto ti lascio un segno)
La neve è il mio balsamo.
Non rileggevo questo post da un sacco di tempo, grazie per averlo trovato e avere lasciato il tuo pensiero. Questi fogli hanno qualche anno, li riscopro anche io con uno sguardo nuovo.
Oh, la neve…
Vi è una sua musica che vaga lenta e che aiuta ad assaporare completamente il senso di immobilità che ci viene dai contorni non più definiti.
Amo la neve.
Ti ho letto con grande piacere
gb
Grazie per la tua visita Gelso Bianco e benvenuta in queste pagine. La neve ha una sua musica, hai ragione, sono soffi, un alito , i fiocchi ci danzano dentro, leggeri, senza peso. È il modo che ha la natura per ricordarci il piacere del tempo lento. Amiamo la neve. Sì.
L’inverno è lontano, mio caro rospo. Se sopravvivi fino a primavera, avrai dato prova di coraggio e forza. Arduo è il cammino!