Mese: Agosto 2007

ErrePi 9 DIRITTO AL CUORE Sì. Posso essere un sicario. Un professionista. Assoldato per uccidere. Com’era quel detto? Ferisce più la lingua della spada. E la lingua può anche rimanere in silenzio. Che delitto! Senza sangue. Ma che agonia. Che dannazione. O forse no. Non ci si accorge nemmeno. E

ErrePi 8 Dove sono questi tempi nuovi, rinnovati? Dove sono queste ore vere, vissute, incollati agli eventi, a succhiare sangue, linfa, essenza? I sensi ultimi a nutrire. Raffinati, tesi, infinitamente tesi. Mani che toccano, che sentono tra le dita la consistenza, che scivolano. Dita che scrivono pensieri che vivono sui

ErrePi 7 (leggere il pensiero lentamente e a voce) Pronuncio parole saporite. Per i golosi della dizione. Per i buongustai del lessico. Lascio scivolare le frasi, sussurrandole. Sono parole che si lasciano giocare, annusare. Parole profumate di basilico. Di fragole. Parole come frutti croccanti da mordere, come frutti di mare. Parole

ErrePi 6 Treno perso treno preso. Un destino segnato dall’inversione di due consonanti. Treno veloce, troppo. Treno dell’alta velocità: non riesce a guardare fuori dal finestrino, il paesaggio scorre e appare sfuocato, i contorni sono mescolati. Si vedono solo i colori, come macchie futuriste su tele che cambiano ogni secondo.