DOPOTUTTO Scrivo che è ancora novembre e ci sono le foglie secche rosse e gialle e cieli blu che in estate te li sogni. Colori primari per esigenze primarie. Respirare e sopravvivere, maggiorenne e vaccinata, mascherina o maschera quando richiesto, ma sempre uno nessuno centomila Pirandello. Una lettera. Certi fiori
continua a leggereCategoria: inquietudini
COME I CADUTI ALLE TERMOPILI – NUMERO ZERO
Sono cambiate tante cose. Gli attori, il regista, lo sceneggiatore, sono tutti morti. L’aereo su cui viaggiavano si è schiantato nell’Oceano Atlantico. Proprio come in un film. I resti si trovano non lontano dall’isola di Santa Lucia, nei Caraibi. Sono a circa 200 metri di profondità, impossibile organizzare una qualsiasi
continua a leggereFOGLI LONTANI
Il tempo vola ed è subito venerdì, come se fosse sera ma per niente poetico. Trafitta. Da cosa? Da un raggio di sole che non c’è. Immaginato. Obliquo. Sto. Dove? Non sul cuore. No. Lasciamo perdere il cuore, tutti i nomi per chiamare in causa l’anima, la voce invisibile, l’istinto,
continua a leggereIL CANTO DELLE SIRENE
Aveva cercato le risposte nel bianco. Quando era arrivata in alto sembrava tutto chiaro, tranne la realtà. Allora era rimasta a guardare la finzione fino a quando il telefono non aveva squillato e lei si era risvegliata. Si era chiesta se non fosse giunto il momento di smettere di giocare,
continua a leggerecoincidenze
Lei era sempre stata lì. Immobile nello suo stato raggiunto. Invisibile eppure presente. Silenziosa. Riposava dentro un tempio dalle fattezze antiche, sotto un cielo blu. Come tutte le altre dentro una cella. Come un’ape. L’altra, che si era persa in quel luogo sacro, vagava da tempo immemore, dimentica del motivo
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