Definizioni incise sconvolte da amori cinematografici in un’area impossibile per un calciatore memore di uscite irregolari le classi si accusano… …e non è un caso ma solo la dimostrazione della sintesi di una base con una partita di calcio Durante la consueta ricerca estiva e nostalgica tra il materiale cartaceo
continua a leggereDi un compleanno ricordo un litigio stranoe che poi persi il trenoUna mano feritaLe conversazioni dentro una stanza la sera dopoConfidenze come ragnateletessute da voci che non hanno più un voltoLa notte eraun guscio di tartaruga dove nascondermiNon c’erano ancora gli schermisolo corridoi di specchidove non mancavano gli abbracciCi toccavamo
continua a leggere(un post nato da questo post) Io non lo so cosa farò quando tutto questo sarà finito, non ho capito cosa mi manca davvero. Credo più di tutto vedere lontano, un paesaggio diverso dalla casa gialla qui a destra, quella marrone più al centro ma più distante, o quella bianca
continua a leggereL’autunno è quasi finito. Si avvicina il momento di dire addio. A ottobre c’era sempre qualcuno che partiva. Almeno così era una volta. Nei film girati per la provincia, quando eravamo ancora dilettanti e percorrevamo strade conosciute, la notte, fermando il cuore quando si attraversava il bosco e non c’erano
continua a leggereLa sostanza delle cose è un punto di vista, una finzione. L’autunno si è messo in tasca la neve, è affondato nel bianco improvviso. La pelle si è screpolata nell’aria lieve e il freddo ha scritto un racconto. C’erano il rumore dei passi, le tracce nel sole abbagliante i nodi
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