LE STORIE NELLE FOGLIE
LE STORIE NELLE FOGLIE
Le foglie sono cadute da un pezzo e quelle che sono ancora in giro, che non sono ancora state disfatte dal freddo invernale, inzuppate dalla pioggia e seccate dal vento, restano tenaci, ancorate a quello stato che, prima o poi, non sarà più.
Sono foglie morte ostinate, non hanno più linfa, come certe storie, che sono finite ma non ancora raccontate, e aspettano che qualcuno le trasformi in parole.
Certe storie sono come le foglie nelle pozzanghere, sono bagnate e fangose.
Sono storie indecise che avrebbero voluto un venticinque dicembre per nascere in un libro, con la fotografia di un albero carico di neve sulla copertina, e il silenzio fuori dalla finestra mentre le leggi.
Queste storie, come le foglie, si frantumeranno e svaniranno: immaginazioni mai raccontate che resteranno là, sospese, in attesa del disgelo.
Poi cadranno dai rami, come la neve appesantita sotto la pioggia, e fuggiranno in rivoli d’acqua, a bagnare la terra.
Diventeranno terriccio ricco e fecondo ed ed al primo sole nasceranno le primule.
Sì sì mi piace. Le primule gialle, quelle che punteggiano i prati in montagna. Gialle che fanno proprio primavera. Ci vorrà trovare il tempo per scrivere un post giallo, ma dobbiamo aspettare qualche mese. Adesso è ancora troppo presto. Questo è il tempo della vita in tutte le declinazioni del grigio, che poi quando vuoi farci poesia lo chiami bianco e nero.
Le foglie possono raccontare un sacco di storie, perché vivono e guardano il mondo dall’alto e vedono tutto. Poi languono al suolo e scrutano ogni cosa da una prospettiva differente. Non credo si sorprendano mai, ma il loro esistere ha un sacco di fascino.
E un tappeto di foglie autunnali, a volte è un colpo d’occhio che lascia senza fiato.
Così forse anche le storie sospese mai raccontate avranno un fascino particolare per chi le ha vissute.
Le foglie vedono tutto e chissà se poi si appassionano a qualche storia. E’ per questo che qualcuna resta appiccicata al suo ramo, vuol vedere come va a finire. Poi si stacca, sa che è giunto il momento di raccontare. Con tutti gli alberi del mondo ciascuno ha la propria foglia che veglia una storia, una specie di angelo custode che magari non lo sai ma quella foglia gialla è proprio la tua 🙂
Magari è la mia 🙂 .
Infatti sarà per quello che quando vado in giro mi sento sempre osservato.
Bello. molto. [anche la fotografia]
Ci sarebbe molto da dire e scambiare sull’origine e la vita di una storia.
In particolare mi affascinano quelle che restano appese a un ramo per lustri o decenni, secoli. Ma poi fioriscono.
Mi piace questo tuo pensiero, è poetico e lieve.
E tu le storie fiorite le sai raccontare proprio bene.
(a volte sono così belle che rifioriscono)
Grazie!
Bene!
(noto con piacere che sei… “risalita” in piattaforma – detta così sembra proprio una zattera di naviganti del web…; WP mi notifica i tuoi commenti, cosa che prima non avveniva…)
E’ bello rifiorire, di tanto in tanto.
[E grazie del complimento]
Dopo modifico! Da app.non lo fa!