NUMERO CINQUE

Foto S.G.

NUMERO CINQUE

Il tuo vagare monotono sta in una fotografia in bianco e nero.
Per strada non incontri nessuno.
C’è silenzio in questa notte che per te non ha nulla di santo, una notte come le altre, fatta di passi nelle vie deserte, senza sorprese dietro gli angoli, mani in tasca, dita che giocano con una moneta.
Conosci a memoria il percorso, come l’insonnia che ti ammala questa notte, come i sogni che avresti voluto sognare se mai il sonno buono ti avesse raggiunto.
Invece sei qui, dentro questo dedalo di svolte che non ti cambieranno la vita, senza un filo di Arianna da seguire perché tanto non ti perderai.
Cammini come un pellegrino ma non hai uno zaino sulle spalle né troverai una locanda pronta ad accoglierti.
La notte è lunga, si misura in passi e brevi soste.
Che se arrivi in anticipo poi dovrai aspettarla, l’alba del giorno nuovo.