IL VIZIO


Foto S.G.

il vizio è congenito difetto
di qualunque dna
il vizio è la tristezza
come la crepa del muro
il vizio non ha prezzo

e quando sei un poeta del cazzo
ti abitui a graffiare le tue verità
ti abitui a tosare i concetti come le pecore nere

e quando sei un poeta del cazzo
innesti la tua sporca visione del mondo
dentro qualche pensiero scaduto
come il latte dentro il cartone dimenticato nel frigorifero da una settimana

e quando sei un poeta del cazzo
i misteri della tua mente ti trascinano sul fondo
e inseguono la sirenetta che poi cresce e il film finisce
e non vissero felici e contenti

quando sei un poeta del cazzo
ti appoggi al bastone
senti la sete dell’universo
hai la fame della iena e ridi
come una iena

quando sei un poeta del cazzo
sei come una dea che cala improvvisa sulla terra
sei immortale come quelle idee incapaci di  cambiare il mondo
sei neve sciolta che svanisce in fango

il vizio è il velo
è il nascondiglio della sposa
dieci passi più uno sbagliato
perché sei ancora una principiante