PICCOLO ELOGIO DELL'ESSENZIALE

A volte ci si perde ad inanellare ragioni per spiegare.

Per dare una ragione alle cose.

Ci chiediamo il perché.

Se non si trova la risposta allora ce la inventiamo.

Se siamo creativi non ci diamo risposte banali.

Se siamo sensibili ci diamo risposte profonde.

Ci compiacciamo della nostra capacità di trovare la ragione delle cose.

Ce le ripetiamo, queste risposte perfette, tanto che pare sia stato qualcun altro a rivelarcele.

Il meccanismo ricorda un po’ quello che accadeva durante un compito di classe di latino o greco.

La versione tradotta non ha alcun senso.

Dopo la terza lettura sembra dire qualcosa.

Alla decima lettura la storia fila alla perfezione, non importa se Annibale attraversa le Alpi con 4000 elefanti (erano credo 40)  o Achille durante il combattimento imbraccia un aspide (al posto di uno scudo) per proteggersi.

Se siamo creativi – dicevo – non ci diamo risposte banali.

 

Peccato che durante un compito in classe fosse assai poco ragionevole tradurre le dieci righe con un semplice

 

FOTTITI

 

Ma questo non è un compito in classe.

 

E’ venerdì.

Mi si perdoni la poca poesia del concetto.