Titoli di coda Pubblicato il 2008/05/232018/03/20 di lapoetessarossa A cavalcioni del davanzale. Con una gamba a penzoloni e 6 piani sotto. Appoggiata allo stipite a guardare un pezzo di tramonto. Che vederlo tutto sarebbe una concessione troppo grande. Sarebbe troppo e forse non si potrebbe sopportare. Guardare il cielo che cambia ogni istante, dondolando le gambe. Come se fossi a cavallo nel deserto e la mia direzione fosse il sole. Nessuno mi impedisce di pensare che in questo momento sono altrove. E vedo chiaramente una scia di polvere dietro di me, una traccia perfetta del mio passaggio. Sento il rumore degli zoccoli sulla sabbia, rumori morbidi, che mi fanno compagnia. Sento che potrei correre così per tutta la vita. Senza mai raggiungere il sole. Una corsa infinita e perfetta. Non vedo più il sole. Solo nuvole sfilacciate in un cielo pompelmo rosa e violetta. E mi dico che dei titoli di coda così, oggi, me li merito proprio. E così scarabocchio questo pensiero qui, in questo luogo di parole che amano il silenzio. (ho commentato così un post di Cutmeloose. Scrive che mi piace) Mi piace:Mi piace Caricamento...
…se la meta finale fosse il sole, varrebbe proprio la pena di correre all’infinito…per riempirsi gli occhi di luce, portando le gambe allo sfinimento…e il giorno dopo correre ancora, non fermarsi mai… ..sono parole di un bel rosso fuoco le tue….appoggiate appena su un foglio blu cobalto…pronte a volare via… Caricamento... Rispondi
Il Raggio Verde, Poetessa, sei riuscita a vederlo o no ?
…se la meta finale fosse il sole, varrebbe proprio la pena di correre all’infinito…per riempirsi gli occhi di luce, portando le gambe allo sfinimento…e il giorno dopo correre ancora, non fermarsi mai…
..sono parole di un bel rosso fuoco le tue….appoggiate appena su un foglio blu cobalto…pronte a volare via…