Rosso Che Mi Tormenta

 

 

Esiste il suo movimento e la sua forma,

senza spigoli, rotonda.

 

E’ un desiderio di profanare un sogno sacro

 e riscriverlo con il calore dei versi.

Ma per ora voglio cullarmi nel piacere della ricerca

 e nell’incanto della scoperta.

Potrei dire che la barricata si distrugge,

ma solo dopo esservi saliti sopra

e avere visto che cosa si nasconde dall’altra parte.

E così finirebbe la storia di una fuga,

con un orizzonte che sfuma in un miraggio.

Mi muovo piano con il respiro docile, trattenuto.

Questo privilegio mi tormenta, ma non mi danna.

Non mi porta alla rovina, ma all’essenza.