Rosso Incendiato

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Tramonto Veronese. Sottotitolo: Tramonto Caustico. Nessun diritto riservato. Perchè il sole se ne fotte dei diritti. Lui tramonta.

Rosso incendiato. Dopo la pioggia, uno squarcio di sereno che illumina l’orizzonte della campagna. Un fuoco nel cielo. Un fuoco finto. Le fiamme ce le vedo io. Ce le vedono un po’ di tutti. Non serve essere sensibili sopra la media per guardare un po’ stupiti un tramonto. Poi uno bravo ci scriverebbe una poesia. Oppure un racconto, un libro, dove il tramonto accompagna un pezzo della storia, un momento. Riflessivo. Romantico. Per restare nel banale. Il sole tramonta tutti i giorni. Ancora più banale. Certi tramonti escono meglio di altri. A volte va giù che non te ne accorgi nemmeno. "Ed è subito sera". Quasimodo. Come la campagna. Ah, la campagna. Quante poesie sulla campagna. Uh! Ah! Per me la campagna non è poetica, in autunno. Ecco, veramente nemmeno in primavera. Non è poetica mai. Eppure mi piace, soprattutto in estate. Il caldo che ronza. Ma la campagna in autunno no. Non è che vedi l’aratro con i buoi. "Nel campo mezzo grigio e mezzo nero/resta un aratro senza buoi che pare/dimenticato tra il vapor leggero…" Pascoli. Niente buoi. Niente poesia. Magari in estate ci vedo una mietitrebbia e mi vien fuori una rima, ma dubito. I meli fioriti son belli. Anche le mele poi, le vedi belle rosse e verdi, quando sono mature. "Quella dolce mela che su alto ramo rosseggia, alta/sul più alto; la dimenticarono i coglitori no/non fu dimenticata invano tentarono di raccoglierla…" Saffo tradotta da Quasimodo.

 

LaPoetessaRossa non ci vede poesia nella campagna. LaPoetessaRossa non è poetessa, ma scrive. Ha scelto questo nome perché è ambiziosa, un nome che è un’assonanza, perché le piace questa figura retorica. Le piace il rosso ma anche il fucsia. Ma LaPoetessaFucsia suonava male. LaPoetessaRossa ha anche un nome vero molto poetico. Si chiede da un po’ di tempo cosa sia la poesia. Lei è contenta quando scrive. Sì perché una volta scriveva solo quando era disperata, invece adesso riesce a farlo anche quando è serena, o addirittura felice.   Tornando all’ambizione, la sua non è quella di diventare un gran nome. In ambito suo, e suo malgrado, è già famosa abbastanza (non può nemmeno andare al ristorante a duecento chilometri da casa che c’è sempre qualcuno che la riconosce). La sua ambizione è quella di esprimere se stessa, in questo spazio. E’ uno spazio. E’ circoscritto. E’ dilatabile. E’ nella rete. E’ rischioso. E’ attraente. E’ falso. E’ verissimo. E’ pericoloso. E’ un blog. Il mio blog.